Un default degli Stati Uniti? Siamo a questo livello di ignoranza, per cui il “debito” federale è frainteso al punto che il mondo teme un default?
Se anche il “debito” federale fosse un debito effettivo, non ci sarebbe nessun problema. Il governo federale degli Stati Uniti, avendo la Sovranità Monetaria, crea dollari ad hoc, ogni volta che paga un conto.
Per pagare una fattura di qualsiasi ammontare, il governo dà semplicemente istruzioni alla banca del creditore, chiedendo di aumentare il totale del conto corrente del creditore di un ammontare pari a quello della fattura. Nell’istante in cui la banca esegue le istruzioni, sono creati nuovi dollari.
Il governo federale non può mai restare a corto di istruzioni o di dollari.
Questo è il modo in cui il governo gestisce con facilità un debito effettivo, ma il “debito” federale non è neppure un debito effettivo. Il cosiddetto “debito” federale è in realtà il totale dei depositi nei conti dei Titoli di Stato alla Federal Reserve.
Ogni volta che “fai un prestito” al governo federale, fai un deposito nel tuo conto di Titoli di Stato. Per ripagarti, la Federal Reserve trasferisce semplicemente dollari dal tuo conto di Titoli di Stato al tuo conto corrente. È un trasferimento di dollari già esistenti.
E questo è il motivo per cui l’articolo di Saleha Mohsin è così ridicolo:
“Onorare la piena fiducia e il merito del nostro debito pendente è un impegno critico”, ha risposto per iscritto Mnuchin alle domande dei senatori per il suo processo di nomina. “La mia responsabilità come segretario sarebbe quella di utilizzare tutti i mezzi disponibili al Tesoro per onorare questo impegno, comprese le misure straordinarie storiche che sono state impiegate per necessità in passato”.
Una crisi non è imminente. Il Dipartimento del Tesoro può usare misure di contabilità straordinaria per restare al di sotto del tetto, verosimilmente fino alla seconda metà di quest’anno.
Piuttosto che di “misure di contabilità straordinaria”, dovremmo sbarazzarci del tetto al debito, stupido e privo di senso. Non ha assolutamente nessuno scopo se non quello di farti credere che la spesa federale dovrebbe essere ridotta.
Durante la campagna elettorale, Trump ha detto che se l’economia si trovasse in un prolungato declino, potrebbe spingere i creditori ad accettare una svalutazione dei Titoli di Stato.
Il Presidente Trump dimostra (finge?) di ignorare le differenze tra finanza federale (con sovranità monetaria) e finanza privata (senza sovranità monetaria).
Dato che il governo federale non può mai finire i dollari, qual è lo scopo di forzare una svalutazione per i creditori?
L’ex Segretario del Tesoro Jacob J. Lew ha scritto sull’Harvard Journal on Legislation, “Il comportamento responsabile per il nuovo Congresso sarebbe quello di aumentare il tetto del debito senza drammi” o [attuare] una politica del rischio calcolato[1].
No, il comportamento responsabile sarebbe quello di fare a meno del ridicolo tetto del debito e smettere di fingere che il governo federale sia a corto della sua valuta sovrana, il dollaro.
E se non fosse già abbastanza brutto che tu ti sia sforzato di andare su e giù per questa montagna di ignoranza, anno dopo anno per più di 77 anni, senza aver imparato niente sul finanziamento federale, si può fare anche di peggio.
Discutere contro la spesa federale in deficit è come discutere contro la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL), la misura primaria della nostra economia. La ragione: PIL = Spesa Pubblica + Spesa Privata + Esportazioni Nette.
Così, per definizione, un taglio al deficit è un taglio al PIL. E infatti le riduzioni del deficit[AS2] conducono alle recessioni e alle depressioni, mentre aumenti del deficit sono rimedi alle recessioni e alle depressioni.
Ora, per il settantasettesimo anno consecutivo, viene messa alla prova la tua conoscenza del finanziamento federale.
Puoi vedere che la spesa federale in deficit aumenta il PIL, mentre il grafico precedente mostra che la crescita del deficit è necessaria per prevenire le recessioni e porvi rimedio. Che cosa hai imparato?
Per il settantasettesimo anno consecutivo, ti viene detto che il deficit federale e il debito sono troppo alti — che sono “bombe ad orologeria”. E per il settantasettesimo anno consecutivo, queste bombe ad orologeria non sono riuscite ad esplodere. Che cosa hai imparato?
Nelle prossime settimane, ti verranno dette le seguenti bugie:
- Il deficit federale e il “debito” sono “bombe ad orologeria” insostenibili (sebbene abbiano dimostrato di essere abbastanza sostenibili e le “bombe ad orologeria” non sembrano esplodere mai).
- La spesa in deficit causerà iperinflazioni, come quelle della Repubblica di Weimar e dello Zimbabwe (anche se gli USA non hanno mai avuto iperinflazione e hanno un controllo assoluto sul valore del dollaro).
- Le agenzie federali come il Medicare e la Social Security sono destinate all’insolvenza (sebbene, dato che il governo degli Stati Uniti possiede la sovranità monetaria, nessuna agenzia federale possa diventare insolvente a meno che il Congresso non lo voglia).
- Il tetto del debito richiede tagli alla spesa sociale e l’aumento delle tasse (benché tanto più aumentino i tagli al budget federale e le tasse – cioè l’austerità – tanto più debole diventa l’economia).
Così la domanda è: “Dopo 77 anni di esperienza, che cosa hai imparato?”.
Continuerai a credere ai falsi profeti? Continuerai a dar via i tuoi averi in cambio di recessioni e tagli allo Stato sociale? Continuerai a scalare la montagna di bugie, aspettando l’Apocalisse che non viene mai, per poi ridiscendere, più povero ma non più saggio?
O alla fine dirai ai politici “Basta. Conosco la verità. Non potete più derubarmi con le vostre menzogne. Pretendo i Dieci Passi per la Prosperità[2]. Ora.”.
Note del Traduttore
1.^ Brinkmanship è una parola inventata da John Foster Dulles nel periodo della guerra fredda, indica una sorta di “gara senza scrupoli in cui si conduce l’avversario fino all’orlo (brink) del baratro al fine di ottenere il massimo tornaconto”. Consiste nel creare un’enorme pressione in una situazione finché l’altra parte non viene a più miti consigli, ma correndo un rischio altissimo.
2.^ L’autore propone 10 passi che il governo USA dovrebbe attuare per stimolare l’economia e ridurre il divario tra ricchi e poveri; le proposte includono riduzione delle tasse, copertura sanitaria statale per tutti, una sorta di reddito di cittadinanza garantito a qualsiasi cittadino, istruzione gratuita per qualsiasi livello di studio, un reddito per gli studenti, tassazione fortemente progressiva, sistema bancario totalmente pubblico, aumento della spesa pubblica.
Originale pubblicato il 23 febbraio 2017
Traduzione a cura di Carlo Vittoli, Supervisione di Maria Consiglia Di Fonzo
Già…….. peccato che la Fed, essendo privata, non fa quello che vuole il governo USA….. quando J.F.Kennedy decise di ricominciare a stampare dollari tramite il ministero del tesoro, riacquisendo la sovranitò monetaria, poco tempo dopo fu ucciso, e alla sua decisione non fu dato alcun seguito